E’ da un po’ che non prendo in
mano il mio pennello.
No, un attimo, aspettate, non
devo dipingere nessuna parete, devo solo tentare di colorare una storia con il
pennello della mia fantasia
Vediamo: inizio con l’intingerlo
in un bel vaso di colori, per l’esattezza quelli dell’arcobaleno; poi a
mezzaria una bella pennellata et voilà: il gioco è fatto.
Un arcobaleno sospeso nell’aria:
che sia un segno del destino?
Sembra invitarmi a salirci sopra:
che bello, a cavallo di un arcobaleno magari è un cavallo che corre pure, fatto
apposta per intraprendere un viaggio ed in questo momento ho voglia di
viaggiare.
Penso e ripenso: assomiglia a
qualcosa che ancora non riesco a raffigurarmi.
Ma si, ho trovato: è un tappeto
volante, si va.
Appoggio ordinatamente vaso e
pennello e rientro in casa in velocità solo per raccogliere alcune cose che
potrebbero servire a bordo.
Le inserisco ordinatamente nello
zaino: una torcia, un blok notes, una penna ed un pizzico di follia, qualche
ricambio, il cellulare, anzi no il cellulare no.
Esco, raccolgo il pennello e lo
metto nel mascone dello zaino, saluto il cane che scodinzola e che mi segue
sino al tappeto.
Il cielo è terso, solo qualchen
uvola bianca in lontananza.
Mi accomodo sul mio nuovo mezzo
di trasporto multicolore, metto in moto…
No, un attimo: non ho la chiave,
e poi chi l’ha detto che il tappeto ha il motorino d’avviamento.
Chissà se nel cruscotto c’è un
libretto di istruzioni?
Controllo e vi trovo un libretto
con la copertina luccicante, lo sfoglio ed è tutto bianco, solo in fondo c’è un
messaggio: è l’ultima pagina, il tuo libro finisce qua…mancano le altre,
riempirle è compito tuo…
Una sfida? Forse…ma avvincente.
Si comincia.
Proviamo a cercare una parola
magica…si, ecco, è molto probabile che vi sia una semplice parola che può
sbloccare l’avvio del mezzo: mi viene da sorridere…e nel preciso istante in cui
sorrido si decolla…il gioco è fatto…basta ridere si parte, ok.
E per fermarmi?
Ci penserò più avanti, oramai
sono già in volo…
Paesaggi stupendi, voci che
svaniscono, solo il silenzio delle nuvole.
Stormi di uccelli salutano
battendo le mani, ops volevo dire le ali.
“Ehi voi, sentite, come faccio
per fermarmi con sto trabiccolo?”
Nessuna risposta, del resto gli uccelli
non parlano…ma ne siamo certi?
da "IL PENNELLO MAGICO" Copyright © 2012 - Gianpacco