28 dicembre 2013
23 dicembre 2013
22 dicembre 2013
Dolce suono...
La nebbia che sovrasta la citta'
lascia scorrere immagini notturne.
Il fumo dai camini...
Finestre illuminate.
Atmosfere, non per tutti...
Il mare immobile accompagna
un concerto di colori sbiaditi
che si riaccendono al ritmo
del luccicare di mille stelle.
Socchiudere gli occhi e fantasticare...
Come musiche sognanti.
Come storie infinite.
Che, a braccetto coi sorrisi
tendono la mano
a chi ne ha bisogno.
Una lunga melodia
che tocca i cuori.
Un'attesa diversa.
Campanelli di speranza
per la notte più attesa...
lascia scorrere immagini notturne.
Il fumo dai camini...
Finestre illuminate.
Atmosfere, non per tutti...
Il mare immobile accompagna
un concerto di colori sbiaditi
che si riaccendono al ritmo
del luccicare di mille stelle.
Socchiudere gli occhi e fantasticare...
Come musiche sognanti.
Come storie infinite.
Che, a braccetto coi sorrisi
tendono la mano
a chi ne ha bisogno.
Una lunga melodia
che tocca i cuori.
Un'attesa diversa.
Campanelli di speranza
per la notte più attesa...
Nebia
17 dicembre 2013
Il faro ti guarda
luci nella
notte
il faro
che ti guarda
riflessi
nel buio
su specchi
di mare
e sogni
incantati
lasciati
liberi
di volare
sospinti
da brezze leggere
che
realizzano
desideri
nascosti
nell'aria
frizzante
occhi a
guardare
lassù
dove le
stelle
scrivono
romanzi
dove non
esiste l'impossibile
Un scartozeto
Un
scartozeto
podessi
bastar
per
meterghe dentro
sorisi e
quel mar
e spesso
la note
incandimo
vardar
quela
fantasia
sbrissada
nel bosco
de fora la
svola
colora
ogni posto
de giorno
e de note
la gente
osservando
cussì'l
mio scartozo
impinisso
cantando
E rifletto...
a volte i
riflessi
creano
immagini
che si
imprimono
nei cuori
a volte riflettono sensazioni
già
vissute
la
pellicola scorre
è il film
del mondo
è la
fantasia della vita
Forsi...
ricordarse
dei sui oci
e dele sue
man
e corzerse
che anca
nei silenzi
el parlava
anche
nela lontananza
el se
fazeva sentir
perchè i
nostri veci
xe la
nostra storia
che forsi
no
conossemo
'ncora ben
che forsi
dovessimo
scoltar
più
spesso
dime vanti
nono...
12 dicembre 2013
Un sufion...
bora che
scombina
dentro e
fora
bora che
ziga
e te
manda in malora
bora che
spetena
tuta la
zità
ribalta i
pensieri
e colora
ogni età
amica de
sconton
che da una
cancelada
co' un bel
sufion
in mar
ogni monada
11 dicembre 2013
Ritorni
per poi
rivivere
le stesse
emozioni
raccontarsi
per poi
sorridere
ritornare
e
dall'alto scorgere il mare
sentire un
brivido
mentre
qualche nuvola
avvolge il
panorama
dal
finestrino
tutto
scorre
e come un
film
lei mi
parla
un vento
improvviso
che
trascina
un
entusiasmo che coinvolge
è
l'ultima curva
e poi sarà di nuovo Trieste...
4 dicembre 2013
Noi
serena
ritorna
quando
ormai passata
è la burrasca
un
arcobaleno
avvolge le
emozioni
e la penna
fissa sulla carta
ciò che
la mente
ha osservato
lunghe
attese
strade
deserte
la
solitudine di chi
non è
invisibile
la gioia
di chi
ti sa
sorridere
e nel
cuore della notte
solo il
ticchettio di un orologio
rompe il
silenzio
solo immagini sognate
riscaldano
l'anima
frasi
gentili
e ci
addormentiamo
noi
Morbin
la mostra
sempre emozioni
e più che
passa i ani
più te
vien voia de starla
scoltar
Indove che
te se volti
la se inventa qualcossa
la sa
farte incantar
la ridi e
la da la scossa
Per quel
el triestin vero
se grampa
sul soriso
a caval
de un'onda
senza
pensarghe su
per man
co' la fantasia
el beca la
rincorsa
e come per
magia
morbin ga
sempre in borsa
14 novembre 2013
10 robe de no far co' xe bora...
1-ndar
in largo pestalozzi in cotole
2-meter
sugar i linzioi (pensando che col vento suga prima)
3-
ficarse el clabuk per cmainar Barcola
4-
meter vasi de fiori sui davanzai (ma soratuto no passar soto i davanzai dei
mone che li meti)
5-
caminar sul molo Audace senza cerata
6-
scovar le foie del piazal soto casa (anche se i condomini se spanza de mati
varadarte)
7-
'ndar in scuter (che te paru n imbriago)
8-
indrizar l'antena (che se storzerà de no vo e 'ncora te caschi del teto)
9-
no tignir la porta del'auto co' te smonti
10-
la più getonada no verzer l'ombrela (pitosto adota soluzion punto 5...)
La sufia
sbatociai
dela bora
come
fussimo in giostra
ela
sburta de fora
anche
i auti la sposta
ocio
a porte e finetsre
che
se verte le xe
co'
una bela sufiada
le
va in fila per tre
se
xe bora saver
el
meteo no 'cori
basta su in ziel vardar
se
xe tanti colori
qua
de soto lasxsiora
con
pochi ciapini
la
se manda in malora
gaver
messo sugar
che
tuti i linzioi
co
una refolada
ga
tacado svolar
e
xe finidi in strada
co
le riode del bus
una
bela passada
neti
e prfumadi
desso
anca stiradi
7 novembre 2013
5 novembre 2013
4 novembre 2013
28 ottobre 2013
25 ottobre 2013
22 ottobre 2013
17 ottobre 2013
14 ottobre 2013
Biancanet e i 7 post
Mi è successo anche questo, solo per voler
raccontare le fiabe ai bambini…
“Oh mio facebook
chissà quanti mi piace ho oggi sulle mie foto, aspetta che controllo
“
Esclamò la vecchia
Sonunwc (perché sonuncesso è più volgare, dissero al momento della
scelta del nome, i genitori della megera), accorgendosi che qualcuno
aveva più consensi di lei, divenne più brutta di quello che già
era, uno sguardo truce e cupo.
Poi venne a scoprire che
la bella Biancanet, una giovane d’oggi, molto dolce, graziosa e
internauta, aveva ottenuto con una sola foto il doppio dei mi piace
suoi.
E pensare che Sonunwc
continuava a inserire foto nel suo gruppo “le belle (più o meno)
della rete” praticamente ogni giorno.
Si fotografava da sola,
in tutte le pose e non perdeva occasione per farsi ammirare, ma era
brutta, purtroppo, ed anche molto cattiva.
Nessuno le chiedeva
l’amicizia su facebook, anzi era lei che supplicava tutti di
chiedergliela, però spesso veniva bloccata perché esagerava.
Appena si accorse
dell’accaduto decise che Biancanet non avrebbe più dovuto batterla
e quindi non c’erano tante soluzioni disponibili: toglierle
l’accesso ad internet non si poteva, distruggerle il modem nemmeno
(ne avrebbe acquistato un altro)…e allora?…
Allora renderla
brutta…anzi sfigurarla…il suo misero e meschino piano iniziò a
prender forma…seguendo i consigli di un terribile hacker.
L’hacker costruisce ed
elabora in velocità appositamente una pen-drive per la megera: sarà
un ordigno terrificante che adoperato da Biancanet la renderà
bruttissima…
Ma dai come può una
pen-drive fare tutto ciò…?
Fidatevi e leggete
avanti questa strampalafavola.
Biancanet, ignara di
quanto le stava per accadere, è sempre alla disperata ricerca di
lavoro e di questi tempi avrebbe accettato qualunque offerta…
Ed è così che riesce a
farsi ricevere da Sonunwc , non potendo nemmeno lontanamente
immaginare il seguito.
Ovviamente e
prevedibilmente come ogni fiaba thriller che si rispetti, di solito
la vittima va ad aprire la porta all’assassino, in questo caso la
vittima viene assunta senza tentennamento alcuno dalla sua carnefice…
Ma perché va sempre a
finire così? Biancanet no, non farlo…ti prego, torna indietro,
noooooo.
Niente, oramai aveva
varcato la soglia della casa della megera, non si poteva più tornare
indietro.
Inizia a lavorare, a
rassettare, a lavare e stirare e a pulire il notevole strato di
polvere che ricopriva tutto (e certo se Sonunwc è sempre su facebook
non ha il tempo materiale per pulire la casa!).
Il lavoro procede anche
se diventa sempre più massacrante, fino a che un giorno Biancanet
sfinita, decide di scappare…senza dare nemmeno il preavviso
contrattuale previsto.
Scappa Biancanet, le
urlava una voce dal di dentro…scappa più veloce che
puoi…approfitta che la vecchia è al computer…non si accorgerà
di nulla.
E così fece: la
ragazza, iniziò a correre forsennatamente, attraversò strade, ponti
canali…oltrepassò campagne e laghi…e tutto senza il benché
minimo aiuto di un tomtom…
Ad un certo punto
stremata si ritrovò in mezzo ad un fitto bosco di pini…
Un profumo inebriante,
ma non doveva rilassarsi…era sola…e prima o poi Sonunwc se ne
sarebbe accorta…doveva mettersi al riparo.
Calavano le prime ombre
della sera.
Di lì a poco scorse una
casetta…probabilmente l’unica, con una gigantesca antenna
parabolica: siamo nel 21° secolo, pensò la nostra fanciulla, meglio
una casa con la parabola…
Bussò ma non rispose
nessuno…ritentò e poi si accorse che dal camino stava uscendo del
fumo…quindi doveva essere una dimora abitata.
La porta era aperta e
così Bbiancanet un po’ timorosa entrò e si trovò davanti una
grande sala piena di computer, tablet cellulari: dunque, o si
trattava di qualche ladro che usava la casa nel bosco come deposito
dei malloppi delle sue ruberie, oppure poteva trattarsi di una
postazione di qualche azienda informatica segreta…chissà.
Però quanta
polvere…anche qui come nella casa di Sonunwc: forse era colpa di
facebook?
Seppur poco convinta
Biancanet decise di dare una bella pulita…e allora iniziò a
risistemare i faldoni di carta che circondavano tutti i macchinari,
pulire la polvere, mettere a bollire l’acqua in un pentolone
(l’unico trovato) per farsi una pastasciutta…
Insomma un vero
“repulisti”, del resto Biancanet non sopportava la sporcizia, il
disordine, ma soprattutto la polvere…
etciù…
(scusa biancanet ma ne
hai sollevata parecchia ed io sono allergico…scusate
l’interruzione)
Salute, rispose
qualcuno…si ma qualcuno chi?….
La giovane si girò e
vide un coloratissimo pappagallo con tanto di pannelli solari,
praticamente un papparobot…una novità e sul tavolo vide i
documenti che comprovavano l’avvenuto brevetto dell’animale (a
cosa servisse lo lascio alla fantasia dei lettori c’era scritto…)un
brevetto inventato da chi abitava in quella casa sicuramente…un
inventore, pazzo?
Bello però,Biancanet
chiacchierò per un po’ col papparobot o per meglio dire lo ascoltò
ripetere le frasi che lei buffamente pronunciava a raffica…
Poi un attimo di
panico…Biancanet sentì un vociare confuso venire da lontano…anche
il papparobot misteriosamente si bloccò…non poteva essere un
effetto sonoro della bestiola…no infatti era qualcosa che si
avvicinava…e man mano che il rumore aumentava la ragazza si rese
conto che si trattava di un gruppo di persone e non di una persona
sola…
Ecco si…stavano
arrivando dei buffi e alquanto strani personaggi (perché finora
tutti normali vero?)
Erano i 7 post che
allegramente cantavano a squarciagola:
--“andiam andiam
andiam a navigar
su facebook twitter e
internet però
non so
skype ora c’è per te
adesso puoi guardar
dal vivo tu mi puoi
anche telefonar
la la la la la la”—
Erano esseri minuscoli
compatti tosti e massicci…dei cubi praticamente…entrarono
ordinatamente con a capo Facebookilo anche Taggalo, Postalo, Linkalo,
, Twittilo, Maililo, Chattalo…
Biancanet salutò con
voce tremolante e Facebookilo, il più vecchio, prese la parola e
ammonì la giovane sul fatto che aveva violato una proprietà
privata…poi le chiese l’amicizia su facebook…
Ben presto divennero
amici, non solo di facebook, si spiegarono sorseggiando un buon
bicchiere di vino e festeggiarono fino a notte fonda…canti, balli e
follie.
Pian piano dopo averla
ringraziata delle pulizie si addormentarono uno sulla spalla
dell’altro…
L’alba!
Era una splendida
giornata…il sole iniziava il suo sorgere…quando il suo
innalzamento si bloccò bruscamente e tornò il buio più pesto.
I 7 post e Biancanet si
svegliarono praticamente all’unisono e dopo un po’ si sentì
bussare alla porta…
Classica situazione
ripetuta…ok…
Si sentì bussare alla
finestra…ecco, meglio?
Facebookilo andò ad
aprire le imposte e si trovò innanzi una vecchietta ricurva sul suo
bastone con un sacco all’apparenza pesantissimo…
La fece
entrare…noooooo…non dalla finestra…dalla porta…(ah si giusto)
La vecchietta era…
(per chi non l’avesse capito…ok…ok…non dico nulla…avete
capito tutti)
Dicevo, la vecchietta si
spiegò e si giustificò dicendo di non saper usare il pc…facebook
twitter…insomma tutti gli aggeggi del progresso e voleva stare al
passo con i tempi: aveva sentito molto parlare dei 7 post e quindi…
Biancanet,
malauguratamente volle rendersi utile e così si offrì di dare
spiegazioni lei stessa alla vecchietta: bingo!
(siamo sicuri che avete
capito chi si cela così misteriosamente sotto i panni della
vecchia?)
Iniziarono le lezioni…
Anche i 7 cubi…ops, i
7 post ascoltavano…
la vecchietta per
ricambiare l’ospitalità e la pazienza regalò la terribile
pen-drive a Biancanet, che ne fu entusiasta…
Effettuarono poi
l’accesso anche a facebook e quando la vecchia vide che nuovamente
la fanciulla aveva superato i mi piace rispetto alle sue foto si
agitò tremendamente…
i 7 post si
allarmarono…misero a bollire l’acqua per una camomilla, ma la
vecchietta Sonunwc era già scappata urlando…
Bene la camomilla se la
divisero tra loro e finalmente Biancanet inaugurò la pen-drive
ricevuta in regalo…e bumm
Uno scoppio tremendo, un
vetro dello schermo scheggiò lo splendido viso di Biancanet e il
sangue iniziò a fuoruscire: la ragazza svenne…
I 7 post in un primo
momento pensarono di inserire subito un post (non uno di loro, ma
proprio un post scritto) su facebook ma poi convennero che nessuno
scrive i affari propri sul social network….ahahahah (qui la risata
ci sta)
Presero degli stracci
per tamponare l’emorragia e vi riuscirono…
Intanto uno dei post
(non scritto, quello vero) era corso a telefonare con skype al famoso
principe adsl20mega…era l’unico che avrebbe potuto collegare di
nuovo con il mondo e con la vita la splendida Biancanet e farle
sparire la cicatrice dal viso…
In men che non si dica
arrivò adsl20mega tirò fuori lo spinotto appropriato per medicare
la ferita si chinò sulla ragazza la collegò…ops…volevo dire la
baciò
Miracolo: biancanet aprì
gli occhi…era di nuovo collegata…e senza cicatrice alcuna…
subito venne cambiato lo
status dei due…da single a fidanzati…
E come ogni fiaba che si
rispetti vissero felici e connessi
-gianpacco 2013 ©
10 ottobre 2013
8 ottobre 2013
29 settembre 2013
sta in noi
che
vinzi sempre el ben
cressendo
te se 'corzi
che
no xe sempre cussì
ma
sta in noi il lotar per vinzer
un diavolo per cavel
esisti
i centri specializadi
prima
roba i fa l’analisi del capello
l’unico
ma
cossa i ciol pe’l fioco?
28 settembre 2013
Nonni
tempeste
colorate
fuori
di noi
il
calore del sole
dentro
ciò che sentiamo
emozioni
chet rascinano
fiumi
in piena
quasi
a sfiorare
le
nuvole
il
mondo che gira
una
corsa continua
col vostro sorriso
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