17 aprile 2013

d'incanto


come un fiume in piena
senza freni
come sassi che rotolano dal monte
come acqua che si infrange sugli scogli
come neve che imbianca i tetti
come l’amore che travolge i pensieri
poi
d’incanto
come il sonno di un bimbo

Mi e ti


pien de storie sta zità
e col mar che fa de guardia
vien la bora spolverar
no se riva scriver ben
tuti i fogli svola via
chissà indove i va finir
i se missia per magia
e se ‘ndemo riparar
che no rivi una poesia
dele onde su del mar
in sconton la fantasia
la ne vien sempre iutar
e con ela scrivo meo
che la bora sempre sia
ma sto giro mi e ti
abraciadi se vardemo
e sto vento ne compagna
nele fiabe noi svolemo

Noi due


provar far rider quei oci sperdudi
portarghe qualcossa per no dimenticar
speranza ricordi un fià de alegria
i nostri veceti speta una magia

E dopo un poco vederli rinasser
rider cantar e bater le man
no se pol descriver se pol solo far
 un fermo immagine nel cuor de portar

Con ti


dandoghe una man ai nostri sogni
che i ne porti indove che i vol
ciapandose a brazeto co’i nostri desideri
che i ne iuti a realizarli
saltandoghe in spala a una fiaba
per contarla e veder
come che la finissi

giocare


poesie e stele
colori e fantasia
nuvole e aquiloni
isole e magie
saper tornar bambini
saper sognare ancora

AAA


cerco macchina del tempo
astenersi perditempo

Amor no xe...


amor no xe pasta e fasoi
zerte volte xe bisi spacai
altre per man come i fioi

dopo


E dopo ghe xe quei
che sa rider per monade...
E no xe poco

poi


trasportati dalla corrente
un vortice ci avvolge
come burrasca protegge
come tempesta stravolge
cuori tormentati
poi felici
è la quiete

in poesia


una poesia si può leggere 
immaginare colorare
con una poesia si può viaggiare 
sognare sorridere
da una poesia 
si può imparare
per una poesia 
si può piangere 
amare soffrire...
vivere in peosia

cit. R. Crusoe


Me par che al mulo
                     ghe manca un venerdì

proverbio...


Chi fa da se...
no ‘cori che cioghi la purga

cit. la lampada de Aladino


No ghe casco de novo
I me ga za fregà una volta

14 aprile 2013

13.3.13 Francesco I


habemus tante robe
zerte meno bele
zerte che par fiabe
e tanti se ogni volta
le robe no va drite
faria fumata nera
qua fussi sempre note
habemus el soriso
quel no costa niente
gnanca no’l te stanca
facile la rima
co’ la fumata bianca
habemus in cusina
come disi mio fio
fumo soto la cappa
e lora
habemus pappa

bon ah...


se te ga fato tuto
ma no i vol capir
se te ghe ga spiegado
ma no i vol saver
se te son convinto
i doverà molar
meo lassarli frizer
co’l tempo indrizar
se doverà le robe
da sole sistemar
metite in finestra
basta saver spetar
e bonanote a tuti
me vado distirar

meo cussi


De muleto i mii me portava al bagno Barcola
e i me diseva
o te va in acqua subito, pena finì de magnar
o te speti do ore...
E mi per sicurezza 
'
ndavo magnar in acqua

12 aprile 2013

smile

Un sorriso non costa niente
ma se costasse
sarebbero soldi ben spesi

Cartolina


Abili mosse
come scacchiera
Trieste una favola
Oggi e com’era

Prova a guardare
mentre cammini
La bora ti parla
senza confini

Andare portati
da un soffio di vento
Chiudere gli occhi
vagare contento

Trieste una nuvola
Mai dimenticata
Trieste l’amore
Una fiaba incantata


Le vie piazza grande

A ridosso del mare
Audace quel molo
Seduto a pensare

Per Lei voglio scrivere
Giocare sognare
Per questa città
Sul suo lungomare



Ancora quel vento
Idee spettinate
Scompiglia i pensieri
Di noi innamorati

Negli anni ricordi
Profumi ancor vivi
Poeti ed artisti
Ed oggi li scrivi

A volte nascondi
Già note bellezze
Carso e castelli
Del mare le brezze

Sei timida e magica
Emani una scia
E chi ti respira
Non va più via

el pc per noi no ci ha segreti...



ogi ci gabiamo ndate
ala prima lezione del corso di computer
che ci è anche stata l’ultima
perché ci hanno cazato fori

ci ero co’ lam ia amica jole
la moglie di Carmine

che za gabiamo sbagliato pena entrate
perché ci abiamo swentato su un scagno
che inveze ci era il disco rigido del pc
e ci hano zigato

poi ci fanno
impizateci il schermo
e ci gabiamo ciolto un fulminante
ma ci hanno fermate i tempo
e ci hanno zigato

una volta che il computer ci era impizato
hanno deto
verrete la finestra in basso a dx
ma ci gabiamo trovato solo una finestra
in alto a sx
la abiamo verta e siccome ci slavazava
la siora sentata li vizzino
si è sbombazzata tutti i cavelli
e ci hanno zigato

poi ci dicono di verzere il tubo utubbo
(che ci sarà quelo dela caldaia
e scaricarci una canzone

ci rispondiamo che in vita nostra
gabiamo scaricato tante cassette di pomi e paranze in mercato
che no ci scarichiamo più niente
e ci hanno zigato

no ci hanno pazienza
e quando hanno domandato
di provare a navigare
ci ha ciapato
missiamento di stomigo
e robe che ci vomitiamo
indosso all’insegnato

alora ci abiamo domandato
di ndare in treno
e no in barca a navigare

sto giro no ci hanno zigato
ma è rivato il diretore che ha dito
signore potete comodarvi fuori
sono costretto a espellervi

noi ci gabiamo risposto
che ci eravamo comode dentro
che fuori ci pioveva
e che le crespelle no ci piacciono

ma no ha servito!!

                                                             …continua...