28 ottobre 2011

ciao coach


 
Dalla linea dei 3 punti
Tiri liberi o in entrata
tu vuoi far bella figura
Quando inzia la partita

Ce l’hai fatta sei un campione
Le tue gambe sono molle
Vuoi saltar sul tabellone
O schiacciare come un folle


Quanta gente che ti applaude
Questa squadra vince tanto
Il segreto è il contropiede
Senza schemi è un incanto

Prima regola corri e tira
Tutti quanti divertiti
Gioco poco complicato
E con tanti risultati

Molto strane le sue idee
Coach speciale sulla panca
Molte volte non capito
Non c’ è più ora ci manca
 
Quante cose hai insegnato
Tante quelle per la vita
Ricordiamo volentieri
Il tuo nome alla gente
Ma per noi resterai sempre
Un amico un coach vincente

Prima che cominci tutto
Noi in piedi tutti quanti
A centro campo si sedeva
Ci guardava dritto  gli occhi
Batti cinque e sorrideva

Sempre calmo lui diceva
Che non serve mai urlare
Ci vuol altro dentro al campo
Per farsi rispettare

Siamo un gruppo molto unito
Poche volte la sconfitta
Coach speciale hai insegnato
Nello sport e per la vita

Lassù in alto c’è un canestro
Solo noi che lo sappiamo
Quando hai voglia di giocare
Fai un fischio e noi saltiamo

Grazie coach per tutto quanto
Tanti anni son passati
Ma per te non è finita
Da lassù stai osservando
chi fa ciuff anche nella vita

26 ottobre 2011

'Sta quà si che xe fortuna...

No rivo puntual
scuseme però
ritardo go fato
no lo fazo più                                       

                                                          
Alzandome ogi
la sveia in scuro
mi go ribaltado
la sona sicuro

“No sta far casin”
la moglie e i fioi
lassili dormir
sistema i ninzioi

Ma come che fazo
per entrar in bagno
sbrisso sui parcheti
casco e no me lagno

Strenzo i denti
per no zigar
scampo i cusina
me go de sfogar

E intanto che zigo
per la schenada
meto su el cafè
ciapo una scotada

Subito in acqua
el dedo brusado
passa el dolor
e son afamado

El frigo po’ verzo
zerco marmelata
ribalto sei ovi
pronta la fritata


Meo una spremuta
vitamine e più san
taio tre naranze
me sego la man

Con tuto quel sangue
ghe vol Catinara
no posso guidar
vado in coriera


Riva el controlor
biglietto no go
zinquanta de multa
me ciaperò

Coremo presto
far punti mi devo
la man va remengo
se no me distrigo

Squasi rivadi
in mezo ala strada
passa un caval
che granda frenada

La bestia xe salva
l’ambulanza in piena
i me ingruma ‘ssai svelti
co la sirena

Solo che pena
in ospedal
i me cura la gamba
ma no xe quel che fa mal

‘Ste robe succedi
pol capitar
ma se le vien insieme
meo pregar

E ala fine
go anche pensà
no iera giornada
son sta sfortunà

Se stavo dormir
iera un afaron
e magari cascava
in testa el plafon

14 ottobre 2011

Riflessi a nordest


La luna
riflette sul molo
oggi è un’alba fredda e frizzante
la notte stellata presto va a riposare
il cielo non ancora azzurro
ma ancora blu scuro
sorgerà il sole
ma è ancora notte
ombre arancioni all’orizzonte
stelle che vanno scomparendo
contorni lunari sbiaditi
sta arrivando il nuovo giorno
siamo lì pronti ad accoglierlo
a dirgli ciao



la piazza alle spalle
il mare increspato davanti agli occhi
il castello sullo sfondo

qualche gabbiano vola lì intorno
bianco battito d’ali
nel vento che soffia
ma ancora per poco
i lampi del faro
una luce fioca
sta spuntando
si lo vedo
eccolo
è il sole
che riflette sul molo

12 ottobre 2011

A passi pici, pici


In tanti i lo disi
ma pochi lo fa
xe de ‘contentarse
de quel che se ga

Se forsi la vita
la ga ciolto tropo
ghe xe sempre un rimedio
no xe el sciroppo




Sperando in avanti
che meo ‘nderà
qualcossa che rivi
te sorprenderà

Ghe xe una balanza
del bruto e del bel
se te pol spetar
vardando in ziel

Ma xe zerte volte
che sufia la bora
basta poche rognete
e te zighi in malora

Savendo però
che no servi niente
per quel el malà
i lo ciama paziente

Acetar qualche volta
‘ssai facile no xe
però se te rivi
te par de esser re

E se no se riva
a far pian e ben
almeno a passi pici
che te convien

11 ottobre 2011

Su e zò col tram

disgrazià no so perché
i disi che te son nato
la bora anni fa
te gaveva “sbatociato”

co’ comincia la salita
quel rumor xe poesia pura
e vizzin del finestrin
mi me sento e vardo fora

vedo el golfo, vedo el mar
e comincio a sognar

te me dondoli ‘ndando in su
anca meo xe in discesa

ghe xe sempre el frenador
pronto a far el suo lavor


una volta ghe go dito:
“no ghe xe problemi alora?”
lù rispondi ‘ssai compìto:
“Basta che no vegni bora”

'Ndemo in Vale

 
Una valle vizin al mar
no xe in montagna
almeno no me par

xe vizin de casa mia
no xe creada co’ la fantasia



te pol rampigarte su le roce
serar i oci e dormir

caminar fra la gente
o tufarte nel torente

ma la magia più bela
xe co’ se jaza la cascata

in fondo dela vale
te restì incandì

gnanca ti no te ghe credi
e no xe la prima volta
che te la vedi


5 ottobre 2011

Filastrocca del vorrei



tutto al contrario per 1 giorno
i malati stanno bene
e i medici che balla tutt’intorno

le guerre vanno avanti
ma al posto di bombe e mine
sacchetti di farina e anche tanti

sulle strade niente più incidenti
macchine, moto e camion
prima dello schianto mettono le ali
e volano contenti

animali in via d’estinzione
non c’è problema: tocco magico
e via alla moltiplicazione

inquinamento dappertutto
salgo sui monti
una spruzzata di magia dalla cima
e tutto torna come prima

baruffe e botte negli stadi
non c’è problema
carezze invece dei bastoni
e a tutti i tifosi assieme al biglietto
gli aquiloni

crucci e pensieri negativi
via da qui,via da tutti
caricati su una nave
e butati tra i rifiuti

violenza al bando
su donne e bambini
unica soluzione
toccarli solo con una canzone

arrabbiature che scompaiono
inveire non serve
diventi rosso e poi verde

tutti con più amore
tutti con un fiore

troppa fantasia?
troppo sognatore?
sarà anche vero
ma non costa nulla

basta un sorriso
un po’ di colore
tante emozioni
che fan bene al cuore

ma a dirla tutta
una bacchetta magica vorrei
e le cose cambiare tutt’intorno
e che questa filastrocca
continuasse molto più di un giorno



 

3 ottobre 2011

C'era una volta...

 
La luna stava per essere offuscata da una nuvola e proprio in quell’istante qualcuno si svegliò…
Chi è stato?…Che ci faccio da sola in mezzo al bosco?…Ma dove sono stata tutto questo tempo?…
Mi sembra di aver dormito per tantissimi anni…di non aver fatto nulla per tantissimo tempo…e invece le cose son passate, si sono susseguite…cose belle e anche meno belle…ma soprattutto mi sembra che il tempo si sia fermato per un po’…Forse è successo davvero…
Ora ragioniamo…
- Ehi…ma perché tu vuoi sempre ragionare?
- Chi sei?
- Sono un nano
- E io sono Biancaneve
- Non fare la spiritosa, io sono un nano del bosco…vittima di un incantesimo …tutto è successo tantissimi anni fa
- E che genere di incantesimo?
- Quello te lo dico dopo….Devi sapere però che tanto tanto tempo fa…in un castello lontano…
- Ah ah ah…non incominciamo a raccontar fiabe…che non ho voglia di ascoltare…
- Ma questa è una fiaba diversa…ascolta ti prego…non te ne pentirai
- Basta che sia breve…Avanti parla
- Dicevo, in quel castello viveva una principessa…che non era per niente felice…le mancava tantissimo il sorriso, i suoi genitori fecero di tutto per farla sorridere, ma non ci riuscirono…lei era assorta nei suoi pensieri…lei spesso i castelli li costruiva nella sua mente …o in aria….era ora di svegliarsi…e così iniziò a vivere la sua vita…ma non era ugualmente felice…il mondo sembrava non volerla riconoscere come una sua abitante…lei di questo ne soffriva molto…però la sua energia e costanza la stava portando alla soluzione…..
Il nano vide la ragazza molto interessata…poi esclamò
- bene adesso devo andare
- Ehi ehi nanetto….dove scappi…non puoi lasciarmi sul più bello
- Ah ma allora adesso ti interessa….come mai?
- Beh…insomma…vedi…la mia vita…insomma…nessuna favola…però io in questa storia mi ci rivedo…
- In che senso?
- Nel senso che la principessa….il sorriso…neanch’io sorridevo per un lungo periodo…poi è tornato…e ancora adesso la vita continua a sorridermi…o meglio sono andata io a cercarmi il sorriso e sono sempre io a sorridere alla vita per tutto ciò che mi da
- Wow che bello…ma allora sai già com’è finita la storia della principessa sorriso?
- quello il suo nome?
- Si, il suo soprannome…perché ritrovò il sorriso mentre stava costruendo uno dei suoi castelli in aria e da quella volta tutti la chiamarono così…ma dimmi di te…
- Anch’io qualche castello lo costruisco…anch’io ora sorrido…anch’io mi sono ritrovata quasi per caso…in mezzo al bosco della fantasia…ho lottato molto…convinta però che a questo mondo possiamo riuscire ad ottenre molto senza fretta e osando un pochino
- E tu hai osato…brava……Che peccato però
- Perché…che ti succede…sei diventato serio all’improvviso…ehi ma tu piangi
- No no…lasciami perdere
- Io non ti lascio…se prima non mi dici che succede
- L’incantesimo…non ci riuscirò mai…ne sarò vittima per sempre
-spiegati meglio…
Il nano si bloccò qualche secondo…poi il suo sorriso luccicante apparve di nuovo….e disse
- dimmi una cosa…ma tu durante il tuo sonno nel bosco…prima di incontrarmi…proprio nessun castello in aria…
- No, almeno non ricordo…solo tanta pazienza, magia, fantasia….volando
- Ma allora, come ho fatto a non pensarci prima….Ho un’idea….seguimi…così risolviamo tutto…saremo felici
Il nano condusse la principessa…pardon la ragazza….in cima ad un colle…e da lì le fece vedere la valle dei castelli in aria…
Era una larghissima valle sempre soleggiata, anche nelle giornate quando tutt’intorno piove…dove si sistemavano a qualche metro da terra tutti i castelli in aria costruiti dalle persone di questo pianeta….ordinatamente divisi per gruppi…c’erano i castelli in aria dei buoni, dei cattivi, dei bambini e dei vecchietti….
- Ecco….puoi iniziare da qui
- In che senso…non capisco
-Nel senso che la valle dei castelli in aria è tua…te la regalo
-E perché mai
- Perché grazie a te il mio incantesimo verrà spezzato….l’incantesimo diceva: sarai libero di girare per il mondo quando un giorno troverai chi riesce a volare e accetterà in dono la valle dei castelli in aria… non specificava che genere di volo….ma soprattutto dalle tue parole appare evidente che tu sai veramente volare con i tuoi sogni…e i tuoi sogni li sai realizzare….anzi li stai realizzando…ecco queste sono le chiavi della valle
- Continuo a non capire
- Da oggi il tuo sorriso veglierà sulla valle dei castelli in aria al posto mio…ed io sarò finalmente libero di andare pervi il mondo ad aiutare chi è privo di sogni
- Ma tu
- Io in realtà sono il principe dei sogni…trasformato in nano dalle streghe dell’isola dell’incubo…ma questa è un'altra storia…ora sono libero
Il nano avvolto improvvisamente dallan uvola chen on cpriva più la luna si trasformò in un principe che si allontanò lanciando baci alla ragazza
Poi  da lontano mentre lei lo salutava lui si girò e gridò
-         Buona fortuna principessa del sorriso