29 febbraio 2012

Il gigante buono


il viaggio dopo la val rosandra  riprende in camper direzione nord…Germania e poi vedremo…dove c’è tanto verde tanta natura come piace a noi.
Il sapore delle distese immense dove correre e rincorrerci è già nelle nostre menti e anche nei nostri cuori.
-Sorè che ne dici facciamo una sosta qui nella foresta nera…a te piacciono i boschi e più bosco di qui
-Ok avanti esci dall’autostrada e accosta la strada da fare non è molto chiara…guardiamo la mappa
-Ma dai …con la nostra sensibilità…anche sulla luna…senza mappa…. fidati…
Giro subito a destra...Ma di colpo un fulmine cade a pochi metri dal camper

 colpendo un arbusto e facendolo cadere in mezzo alla strada…che spavento…
-Sorellina simo dove sei??
-Son qui
-Dove ?
-Qui
-Ma che ci fai nel bagno sotto al lavandino?
-Come in ufficio…quando tuonava mi ficcavo sotto la scrivania…lo sai che il temporale mi fa molta paura
-Dai è passato
Altro tuono..stavolta diverso…con un suono finale…altra fuga in bagno
Certo che ‘sto viaggio è un continuo imprevisto…..del resto nelle favole gli imprevisti sono di casa.
Ci avviciniamo alla porta del camper per uscire e sentiamo bussare
-sorèèèè chi sarà con questo tempaccio??
-E che ne so …bisogna guardare
-vabbè guarda
-Ma come mandi avanti una donna…che cavaliere sei?
-Hai ragione andiamo assieme…vengo pure io…anzi prima le signore….e poi sei tu la sorella maggiore…prego
Lei prende al volo una padella dal pensile del camper e me la da in testa...
-Ahia
Toc toc
-Ecco ora vado io
-Ahia che botta
Però la porta è bloccata
Toc toc
-Un atimo…no se verzi
-Aho fratè stai calmo
Toc toc
-Remengo tuo alora sa cossa busso anche mi dal de dentro…
toc toc
- se chiusi fora…verzene
Toc toc …
E da fuori aprono…..
Davanti a noi un gigante…un vero gigante…che potrebbe prendere nella sua mano il nostro camper…
-Ehi fratè questo me sa che è più gigante de te
-A me me sembra un orco…di quelli cattivi
-Ma no non vedi che sguardo dolce
E subito l’orco…anzi il gigante…inizia a parlarci…anche la sua voce non è da orco….ed è molto melodiosa…
-sono il gigante della foresta nera…purtroppo sono vittima di un incantesimo..tanto tempo fa ero sul serio un orco cattivo e per punirmi tutti gli abitanti delle fiabe mi hanno condannato a raccontare le loro favole a tutto il mondo…finchè qualcuno o qualcuna non avrebbe potuto testimoniare il mio cambiamento…
Vi giuro che non sono più cattivo…sono cambiato davvero…..aiutatemi vi prego
-Ma da dove vieni?
-…una volta facevo l’orco nel castello di Fussen in Germania…ora invece da gigante mi materializzo dopo il temporale e sono visibile dopo un fulmine…e poi inizio a raccontare…ma sono passati molti anni…troppi…sono vecchio…ho 451 anni….
-ma noi con chi dovremmo parlare per testimoniare il cambiamento??
-È vero ce lo devi spiegare
-Lo so io usciamo…ora vi spiego
Seguiamo il gigante…poi lui ci prende x mano…o x meglio dire ci prende in mano…..piove a dirotto…il cielo è quasi violaceo…siamo in mezzo alla strada….e fa anche freddino….oggi visto il maltempo farà buio prima del solito…
-ora inizierò a raccontare la vostra fiaba preferita…dopo un po’ con un fulmine arriverà il protagonista di questa fiaba e sarà a lui che dovrete dire se sono diventato veramente buono….ehi attenti…..
Un albero ci stava cadendo addosso…e il gigante….ci prende per i pantaloni e  ci sposta prontamente
---ehi ma ci hai salvato la vita….avanti veloce racconta…ora è sicuro….non sei più un orco…un orco si sarebbe appena divertito di vederci colpiti dall’albero…..noi per ringraziarti ti aiuteremo
Siamo impauriti, e mia sorella è impaurita e con la voce tremolante conferma
-Nnnno…nonnn…se se sei più un orrrrcooo
-Allora
-Allora cosa
-La fiaba
-Ah già
-Pinocchio…vai racconta
-C’era un a volta un vecchio falegname di nome Geppetto
Fulmine improvviso…cielo viola …ed ecco Pinocchio davanti a noi in carne e legno…..
-eccomi ragazzi….allora dov’è il paese dei balocchi…e quel vecchiaccio di mio padre….e quella bella fata che bacerei subito….ehi….allora chi mi risponde??
Si stava rivolgendo a mia sorella…ed io già prevedevo litigi
-Ma sei tu o mia bella fata…lo sai che ti bacerei subito….
-Ah bello…ah lattante….attento a quello che me dici…. senti ma con chi credi di avere a che fare…tu sei Pinocchio un pezzo de legno e basta…tuo padre è un brav’uomo…e a me nun me baci….
-ma sei la mia fata
-io nun so tua….mo te mollo un calcio….così capisci….
Detto fatto…Pinocchio si ritrova a terra e rimane immobile ad ascoltare…
-Tu caro ragazzino se veramente vuoi diventare un bambino normale e non restare di legno tutta la vita devi imparare da questo gigante…lui era come te…però è diventato buono…raccontando ma soprattuto credendo alle fiabe…ai sogni….e noi lo confermiamo….
-Cara bellissima velina…volevo dire fatina
-Aho che te sfotti guarda che t’ammollo na pizza
-no no grazie…dicevo che come può dire lei che il gigante, che era orco,ora è cambiato
-nun te fidi….Guarda i miei occhi
-Si li vedo sono splendidi mi sono innamorato della fata
-Nun ce provà….e che me metto assieme ad un pezzo di legno
Io ascolto sorrido e li guardo: mi sembra di vivere dentro ad un film
-Dicevo se guardi i miei occhi vedi che sono lucidi
-Vedo vedo e come mai
- nun c’arrivi…..il gigante con i suoi racconti riesce a farmi
commuovere…questo le persone cative non riescono a farlo, loro fanno piangere non commuovere…e poi un momento prima che tu arrivassi ci ha salvato la vita da un albero che ci stava cadendo addosso
Improvvisamente Pinocchio non parla più…un fumo denso lo avvolge…poi quando il fumo pian piano scompare…il legno lascia spazio al ragazzino….. si fa prendere in mano dal gigante e se ne vanno assieme….io prendo per mano mia sorella e ritorno al camper
Incantesimo spezzato missione compiuta
Che magico sto viaggio….chi vuol credere lo farà….chi lo vuol fare volerà assieme a noi…..tra sogno e realtà con in mezzo un pizzico di follia...